Monsummano Terme, PT, Italia

Incentivi e Obiettivi del Piano Transizione 5.0 per l’Efficienza Energetica e l’Innovazione Digitale nel Settore Produttivo

Ecco come saranno gli incentivi articolati in tre moduli: uno per l’efficienza energetica, uno per l’autoconsumo e uno per la formazione.

La revisione del Pnrr apre le porte al rinnovo del piano Transizione 4.0, che avrà il nuovo marchio 5.0 e sarà legato a obiettivi di efficientamento energetico nei processi produttivi.

Transizione 5.0 è il pacchetto di crediti di imposta per agevolare gli investimenti delle imprese in innovazione digitale in chiave “green”. Le aliquote saranno crescenti all’aumentare degli obiettivi, da certificare, di efficientamento energetico. E tra le spese ammissibili rientreranno anche quelle per la formazione del personale in competenze per la transizione ecologica, entro il limite del 5% dell’investimento totale agevolato. Anche se non in forma di intervento autonomo, torna dunque incentivabile anche questo tipo di spese dopo la sospensione della misura formazione 4.0 a fine 2022.

Il piano Transizione 5.0 prevede dei crediti d’imposta in relazione alle spese sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 per le imprese che investiranno in una di queste tre attività:

acquisto di beni strumentali materiali o immateriali 4.0
acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili (ad esclusione delle biomasse)
spese per la formazione del personale in competenze per la transizione verde.

Queste attività dovranno produrre dei risultati misurati in termini di efficienza energetica o risparmio di energia. E l’intensità del beneficio fiscale aumenterà in base ai miglioramenti conseguiti.

Il Piano Transizione 5.0 prevedrà infatti delle aliquote (almeno tre) che saranno legate a due possibili benefici:

  • nel caso degli investimenti in beni 4.0, il risparmio energetico conseguito nei processi target. Questo risparmio dovrà essere pari ad almeno il 5% rispetto ai consumi precedenti per gli stessi processi.
  • nel caso di attività non legate a specifici processi target, la riduzione del consumo finale di energia di almeno il 3%.

La certificazione ex ante e ex post

Per essere ammissibile, il progetto deve essere certificato “ex ante” da un valutatore indipendente che attesti che il progetto di innovazione rispetta i criteri di ammissibilità relativi alla riduzione del consumo totale di energia.

Successivamente una seconda certificazione “ex-post” dovrà attestare l’effettiva realizzazione degli investimenti in conformità alle disposizioni della certificazione ex-ante.

L’1% del budget totale (63 milioni di euro) sarà destinato allo sviluppo di una piattaforma informatica per: i) gestire le certificazioni presentate dai beneficiari;

ii) facilitare la valutazione, lo scambio e la gestione dei dati utilizzati per l’analisi;

iii) per le attività di monitoraggio e controllo.

Transizione 5.0: obiettivo 0,4 Mtep di risparmi

L’investimento “Transizione 5.0” sostiene la transizione energetica dei processi produttivi verso un modello di produzione efficiente dal punto di vista energetico, sostenibile e basato sulle fonti rinnovabili.

L’obiettivo del piano è di aumentare l’efficienza energetica e di implementare l’autoproduzione di energia rinnovabile nelle imprese, portando a un risparmio nei consumi energetici nel periodo 2024-2026.

STS LAB attraverso la soluzione esg-platform.it mette a disposizione dei clienti un sistema di monitoraggio energetico e ambientale per rispondere pienamente ai requisiti richiesti dalla normativa, al principio DNSH e del bilancio di sostenibilità.

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